Rich Moore

Zootropolis, di Byron Howard e Rich Moore

“Se puoi sognarlo puoi farlo” è il motto di Walt Disney e anche della coniglietta Judy, che sogna di fare la poliziotta nonostante la sua piccola statura. I suoi genitori hanno vissuto per tutta la vita nel villaggio agricolo Tana dei conigli, temendo le volpi come la peste, ma Judy non si rassegna a un futuro di coltivatrice di carote ed è pronta a trasferirsi in città per realizzare il suo sogno. La coniglietta frequenta la scuola di polizia con passione, sopportando pazientemente le angherie dei compagni, e riesce a diventare la poliziotta più meritevole del suo corso. Zootropolis è più vicina che mai. Judy saluta i genitori e piena di speranza sale sul treno che la porta verso il suo futuro.

Zootropolis è una città unica al mondo, l’unica in cui prede e predatori convivono pacificamente in un mosaico di quartieri diversissimi tra loro, costruiti dagli animali in base al loro habitat d’origine. Ci sono i quartieri caldi e afosi come Piazza Sahara, gelidi come Tundratown, umidi come Foresta Pluviale a misura di roditore come Little Rodentia, ma tutti interagiscono perfettamente tra loro, e a mantenere l’ordine ci pensa la polizia. Judy si innamora presto di questa città così stimolante, ma altrettanto presto resta delusa dalla freddezza dei suoi abitanti e dal comportamento del capo della polizia, che il primo giorno di lavoro la manda a fare multe come ausiliario del traffico, invece di assegnarle un caso da vera poliziotta. La realtà è più grigia della fantasia, ma Judy non si scoraggia e cerca di rendersi utile nella comunità, accettando i casi che nessun altro vuole.

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Nella sua battaglia contro i mulini a vento la piccola Judy inciampa in Nick, una volpe scaltra ma dal cuore grande che, pur essendo la sua esatta antitesi, sin da subito diventa la sua spalla e la aiuta a destreggiarsi tra i pericoli di Zootropolis. Una è nata per rispettare le regole, l’altro per infrangerle, ma l’improbabile coppia e l’ingrediente segreto che rende il film di Byron Howard e Rich Moore unico nel suo genere, un buddy cop movie in piena regola, che inserisce i tradizionali animali parlanti dei classici Disney in un contesto metropolitano attualissimo, in cui  i predatori sono più innocui delle prede e lottano quotidianamente contro pregiudizi secolari.

Classico e moderno si fondono alla perfezione tra i vicoli della coloratissima Zootropolis, dove gli animali si comportano come umani, nel lavoro, nella difesa dell’ordine pubblico, così come nella politica, in cui il tema dell’integrazione è scottante e riguarda ogni specie animale. Howard e Moore hanno fatto un piccolo miracolo con il loro film poliziesco dai buoni sentimenti, che viaggia al ritmo sfrenato degli inseguimenti ma non dimentica di soffermarsi sui problemi che turbano tutte le comunità, anche quelle abitate soltanto da animali. La cura dei dettagli, lo studio fatto sugli habitat naturali che compongono Zootropolis e sull’indole di ogni animale rappresentato conferisce al film un realismo vibrante e apre la strada per una miriade di spunti comici, in cui gli animali sono associati agli uomini nelle emozioni come nei difetti, che sono destinati a diventare veri e propri cult. La perfetta combinazione di umorismo e tenerezza fa di Zootropolis un piccolo capolavoro, e gli fa guadagnare un posto speciale nella nostra collezione di classici Disney così come nel nostro cuore.