Avventure di un uomo in pigiama, di Paco Roca

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Il titolo del nuovo graphic novel di Paco Roca sembra in realtà un ossimoro o, al più, la descrizione di un sonno agitato. Quali avventure si potrebbero affrontare indossando un comodo pigiama blu se non quelle in viaggio sulle ali dei sogni, guidati dalle mani diaboliche del nostro subconscio? Vignetta dopo vignetta, sfogliando le ordinate tavole del fumettista spagnolo, l’avventura inizierà invece ad assumere un volto nuovo; non più sinonimo di eccezionale evento nella quotidiana monotonia che spesso contraddistingue le vite degli eroi prima della grande fatica, ma ordinaria amministrazione dei giorni più banali e noiosi, in cui non serve a nulla sfoggiare i propri superpoteri o mettere alla prova il proprio ingegno. L’unica arma utile è rimanere se stessi, condendo ogni gesto con la giuste dose di autoironia, utile, quella sì, a trasformare anche le più banali peripezie in splendide imprese.

Al fumettista spagnolo accade di tutto semplicemente rimanendo seduto davanti al pc di casa sua. Paco roca torna a raccontare se stesso nel secondo volume della sua autobiografia a vignette, tralasciando per un attimo i testi di invenzione (come Rughe, Il faro, Il gioco lugubre, L’inverno del disegnatore, Le strade di sabbia, Emotional World Tour, I solchi del destino, tutti titoli di immenso successo e profonde emozioni).  Ci aveva già coinvolto nella sua esistenza con Memorie di un uomo in pigiama (2012) e anche questa volta la formula si ripete. Fatta eccezione che per un episodio (Le leggi temporali del mercato, di 12 pagine, non a caso chiave di volta di tutta la raccolta) l’autore lega con un filo invisibile episodi brevissimi e condensati in due pagine dense di ironia e intelligenti riflessioni. Di quale filo sto parlando? Del nostro sguardo, che spia da un immaginario buco della serratura la vita di uno sconosciuto che, piano piano, inizia a diventarlo meno e ad assomigliare sempre più a noi: chi, infatti, non desidererebbe trascorrere la propria giornata indossando un comodo pigiamone, in barba alla più elementare igiene personale ma completamente gratificato dalla coltivazione delle proprie passioni? Ogni medaglia ha una doppia faccia, così come ogni vita ha un suo lato oscuro che Paco Roca non ha vergogna di mettere sotto i riflettori. Ed ecco che l’oro delle passioni viene scalfito dalle amare considerazioni sulla società o la gioia delle vacanze viene offuscata dai demoni della routine (**).

Si ride tanto sfogliando le pagine di questo delizioso graphic novel ma il suo valore aggiunto sono gli altrettanti sorrisi che ci strappa senza fatica durante la lettura, riflessioni dolciamare che ben si coniugano con uno stile di disegno asciutto ed essenziale. Poco rimane da dire se non le parole dello scrittore spagnolo Fernando Marías (La luz prodigiosa, 2006) che nell’introduzione scrive: «Che dire di un libro che si racconta da solo con una precisione ammirevole?»

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