Esistono due tipi di artisti, quelli completamente immersi nel mondo, che lo amano e lo odiano allo stesso tempo ma non possono fare a meno perché è da questo che traggono ispirazione per la loro arte, e sono in grado di restare giornate intere a scrivere nei caffè, con chiacchiericcio della gente il tintinnio dei bicchieri che fa da contrappunto alla scrittura. E poi ci sono quelli che osservano il mondo da un posto sicuro in cui nessun male può toccarli, che si fanno cullare dal silenzio della loro solitudine e dal suono della pioggia che batte sui vetri del loro nascondiglio, ma inspiegabilmente riescono a scorgere l’anima dell’uomo meglio di chiunque altro.
Emily Dickinson, la poetessa più brillante che l’America abbia mai conosciuto, è una di loro. Ha vissuto per tutta la sua vita in solitudine nella casa della sua famiglia, non si è mai sposata e l’unica finestra che si è aperta sul mondo è stata la fitta corrispondenza che ha intrattenuto con i suoi amici più cari. Ma ciò nonostante Emily è stata una grande interprete dell’animo umano e dello spirito del suo tempo. Dai suoi versi emerge una profonda conoscenza sulla situazione politica e religiosa americana, che non perde occasione di criticare, opponendo al pensare comune un giudizio critico di rara intelligenza.
Ed è proprio attraverso le parole di Emily Dickinson, i versi e le lettere che ha lasciato, che Terence Davies ha ricostruito il suo ritratto intellettuale in A Quiet Passion, mettendo insieme in un collage appassionato di citazioni, da cui emerge il carattere forte della poetessa, le sue convinzioni controcorrente e il suo forte desiderio di isolarsi da una società che spesso faticava a comprendere. Davies conferisce alla sua poesia la dignità che non aveva avuto quando lei era in vita, ne celebra il valore come mai nessuno aveva fatto fino ad oggi, mostrando con quanta delicatezza i suoi versi si accordano ad ogni stagione della vita. Anche la ricostruzione degli ambienti in cui si muove Emily è estremamente accurata, così come la realizzazione dei costumi incorniciati dai merletti, che seguono fedelmente le indicazioni delle fotografie originali.
Con A Quiet Passion Emily Dickinson esce per la prima volta allo scoperto, si presenta al mondo senza vergogna per far conoscere la sua arte a tutti coloro che fino a questo momento l’avevano ignorata o persino sminuita, dimostrando che non serve vivere grandi avventure per assaporare l’ebbrezza di una vita libera dai condizionamenti e che la libertà può essere trovata ovunque, anche dietro la porta della propria camera.