Mancano poche ore all’arrivo nelle sale di tutto il mondo di Clown, l’ultimo horror del regista Jon Watts che, insieme allo sceneggiatore Chris Ford, lasciando da parte la tendenza dell’horror paranormale, ha messo in scena un film che è quanto di più inquietante si possa immaginare: un horror psicologico su un uomo che si trasforma lentamente nel demone di un clown assassino. “Clown doveva essere un film ispirato ai classici della Universal degli anni Trenta e ai body horror contemporanei come La mosca di Cronenberg”, hanno dichiarato Watts e Ford. Così, una volta scartato lo stereotipo di un “clown killer” si sono concentrati sulla storia del personaggio, un uomo buono che soccombe a un antico demonio. “Clown è la storia di un uomo che diventa un mostro”, ha affermato Watts, “Ma è soprattutto la storia di quanto un genitore possa spingersi lontano pur di far felice suo figlio e di proteggerlo.
“La vera origine del clown”
Consapevoli del fatto che di base i clown ispirano paura, Jon Watts e Chris Ford hanno sono andati a fondo su questa percezione e, per raccontarne il motivo, hanno affondato le origini della storia nella leggenda nordica del Cloyne, un demone di montagna dal volto bianco che attirava i bambini nella sua caverna per divorarli creando, grazie alla preziosa collaborazione di Eli Roth, il personaggio più inquietante e complesso degli ultimi anni.
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