Dampyr. Il figlio del Diavolo, di Mauro Boselli e Maurizio Colombo

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Chi è Dampyr? Il dampyr nasce dall’unione tra una donna e un vampiro e, secondo le antiche credenze del folklore balcanico, è la sola creatura in grado di uccidere i non morti. Per questo la leggenda vede i dampyr vagare per i villaggi infestati dai ritornati per stanare i vampiri ed ucciderli. Harlan Draka è uno di loro, anche se all’inizio non lo sa. Sa solo di essere nato durante la Seconda Guerra Mondiale e che sua madre, forse incinta di un soldato nemico, è morta mettendolo alla luce. Per motivi ignoti alla scienza medica però il suo corpo invecchia molto lentamente, facendogli dimostrare la metà degli anni che dovrebbe avere.

Pur essendo tormentato da strani incubi e dalla sua origine misteriosa, Harlan si impegna anima e corpo nella lotta contro la stirpe delle tenebre e il Male che domina il mondo fino a quando, nel corso di una guerra spietata nella penisola balcanica, la soldataglia guidata da Kurjak lo arruola per combattere un feroce avversario soprannaturale. In quel momento scopre la sua vera identità. Suo padre fa parte dei Maestri della Notte, una razza di supervampiri che guidano legioni di non-morti, e lui è il solo che può annientarli con i suoi straordinari poteri.

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Dampyr. Il figlio del Diavolo, edito da Sergio Bonelli Editore, racconta la genesi dell’eroe, il momento esatto in cui Harlan Draka prende consapevolezza dei suoi poteri e da sedicente ammazzavampiri si trasforma nel peggiore incubo dei Maestri della Notte. E se la prima storia, Il figlio del Diavolo, scava nel passato di Harlan con una serie di flash back, la seconda, La stirpe della notte, narra l’incontro con i futuri compagni, il soldato serbo Kurjak e la vampira Tesla, e le prime avvincenti battaglie contro le forze del male.

Nato nel 2000 dalla mente di Mauro Boselli e Maurizio Colombo, Dampyr ha appena festeggiato i 200 numeri e per l’occasione è arrivato nelle librerie Dampyr – Il Figlio del diavolo, che ripropone le prime due storie che hanno dato inizio alla serie, con la copertina inedita e le magnifiche tavole disegnate da Mario “Majo” Rossi, restaurate e riprodotte a regola d’arte per questa edizione.

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Il volume contiene anche Fratelli di…sangue!, un’intervista ai due creatori Mauro Boselli e Maurizio Colombo, a cura di Giorgio Giusfredi, in cui gli autori raccontano come si sono avvicendati alla macchina da scrivere nella creazione dell’ammazzavampiri, e quali sono state le fonti di ispirazione per il loro lavoro, che oscillavano dalla letteratura horror di fine ‘800 con maestri come Jean Ray, Fitz James O’Brien, Howard Phillips Lovecraft, e Montague Rhodes James, fino ai classici del cinema di genere del XX secolo, come Argento, Romero, Tobe Hooper e Luis Buñuel sopra tutti.

Ad accompagnare l’intervista le matite e i bozzetti realizzati di Majo, che comprendono una tavola creata per il numero zero e ad altre mai pubblicate perché giudicate troppo forti. La potenza drammatica del tratto di Majo è straordinaria in ogni immagine, così come la sua attenzione per il dettaglio nella descrizione delle ambientazioni e, senza dubbio, le sue tavole rappresentano uno dei valori aggiunti di questa edizione.

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