Professore per amore, di Marc Lawrence

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Si può insegnare l’arte della scrittura? Keith Michaels, vincitore in tempi lontani del premio Ocar per Paradiso Sbagliato, crede fermamente di no, e che un talento innato, combinato con un’idea vincente, basti a mettere in piedi una sceneggiatura memorabile. A lui è andata proprio così. Quando ha messo su carta i racconti della buonanotte che imbastiva per aiutare suo figlio a comprendere il mistero della morte, la sua storia è diventata un film ed è passata alla storia.

Peccato che non sia mai più stato in grado di ripetere l’esperimento, o almeno con risultati altrettanto apprezzabili, e quando le luci della ribalta si sono affievolite del brillante sceneggiatore non è rimasto che uno scrittore disoccupato e tristemente divorziato. Senza dubbio questa è la fase più oscura della sua vita ma, proprio quando sta per perdere ogni speranza, squilla il telefono e all’improvviso si aprono le porte per un nuovo lavoro: l’università di Binghamton lo assume come insegnante di scrittura creativa. Benchè l’idea di incasellare la creatività in una serie infinita di regole stilistiche e narrative gli faccia ribrezzo, Keith decide di accettare l’incarico e parte per la sua nuova avventura.

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Il terreno dell’insegnamento però è inaspettatamente scivoloso, e Keith fatica a guadagnarsi la simpatia dei colleghi e degli studenti, ad eccezione delle voluttuose studentesse disposte a tutto pur di entrare nelle grazie di un reduce di Hollywood. Ma è proprio nel momento di maggiore crisi che il vecchio sceneggiatore trova l’ispirazione per rialzarsi, e scrivere un nuovo atto della sua vita insieme ai suoi studenti, pieni di talento ma ancora troppo inesperti per trasformarlo in un’opera d’arte compiuta.

A differenza del suo impacciato protagonista Keith Michaels, lo sceneggiatore nonchè regista del film, Marc Lawrence, non ha mai vinto un Oscar per le sue opere, ma non ha neanche mai attaccato la penna al chiodo, continuando a farsi trasportare dalla brezza leggera della commedia romantica e a farsi ispirare dal talentuoso Hugh Grant, che lo accompagna dai tempi di Two Weeks Notice – Due settimane per innamorarsi, fino ad arrivare a Scrivimi una canzone e a Che fine hanno fatto i Morgan? Come di consueto l’arte di Lawrence scalda il cuore senza aspirare all’immortalità, accontentandosi di accarezzare i turbamenti amorosi dei suoi personaggi con lo sguardo rassicurante che lo contraddistingue, e il suo spirito brillante, che ha il potere di accendere un sorriso anche nei momenti più bui della vita.

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