Single ma non troppo, di Christian Ditter

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New York è la città che non dorme mai, la città che di giorno lavora instancabilmente e che di notte si trasforma nel paradiso dei single di tutto il mondo, con l’alcol che scorre a fiumi e le minigonne sfavillanti delle ragazze a caccia di avventure che illuminano i bar più glamour di Manhattan. E anche se le quattro eroine di Sex and the City hanno abbandonato la vita mondana e gli incontri occasionali per mettere su famiglia, New York continua ad essere la meta preferita di chi dopo il college cerca una nuova vita, un nuovo lavoro e magari in fondo al cuore spera anche di inciampare in un affascinante Mr. Big.

Alice è una di loro, una novella Carrie Bradshaw che non esita a spezzare il cuore del suo fidanzatino storico Josh per volare verso la grande mela senza vincoli, single e libera di assaporare tutto ciò che la città ha da offrirle. Robin è il primo grande regalo che le fa New York, una single incallita con una passione sfrenata per gli uomini e per i cocktail gratis, che la conduce per le vie impervie dell’happy hour, spingendola tra le braccia di tutti gli scapoli più attraenti sulla piazza, dal barman sciupa femmine Tom, al padre single David, senza pensare e senza fermarsi mai. Nel suo vorticoso girare tra una festa all’ultima moda e l’altra la vita di Alice si incrocia con quella di altre due donne, estremamente diverse tra loro ma innegabilmente alla ricerca dell’anima gemella come tutte le altre. Meg è un’ostetrica quarantenne, che cerca di reprimere con tutte le sue forze il suo desiderio di diventare madre per non tradire la sua natura di donna indipendente, mentre Lucy vive ancora sulle nuvole ed è convinta di trovare l’uomo perfetto tra i ragazzi che i siti di incontri online scelgono per lei in base ai suoi interessi.

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Ecco che a distanza di più di dieci anni il magico quartetto di Sex and the City si ricompone, con Alice che cerca la sua identità tra le braccia di tutti gli uomini che incontra, la biondissima Robin che si nutre di sesso e drink, la romantica persa Lucy e la donna forte e indipendente che desidera diventare mamma. Ma se all’epoca della serie tv questo cocktail di amore, sesso e divertimento appariva fresco e moderno, ora ha inevitabilmente un retrogusto stantio, e tutto sembra già visto.

Single ma non troppo è una commedia divertente, leggera, ma se l’obiettivo di Christian Ditter è quello di prendere spunto dalle avventure di Alice per riflettere su cosa voglia dire essere single a New York nel ventunesimo secolo, sulla disperata ricerca del vero amore in una metropoli in cui il sesso si consuma in fretta e i sentimenti durano il tempo di una birra, allora l’ha mancato per un pelo. I dialoghi sono brillanti e spiritosi e le protagoniste piacevolmente sopra le righe, prima tra tutte Rebel Wilson, ma quando l’atmosfera si addolcisce e gli occhi languidi di Dakota Jonson incontrano quelli del principe azzurro di turno la commedia non riesce a parlare di amore in maniera appassionata, e rimane in un limbo in cui il comico e il romantico si confondono senza che nessuno dei due linguaggi prevalga con decisione. Come New York, Ditter non riesce ad andare oltre il divertissement e a restare nel cuore per più di una notte.

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