Aldo Baglio

Fuga da Reuma Park, di Aldo Baglio

Aldo, Giovanni e Giacomo sono stati il miglior trio comico che si è visto negli ultimi anni, e hanno creato  sketch che ancora oggi vengono citati e imitati da i loro fan. La loro presenza era così importante che interi programmi come Zelig e Mai dire, potevano contare su alti ascolti unicamente grazie alla loro presenza.

Il passaggio al cinema è stato indolore, perché gli spettatori, anche grazie ad i primi film gli hanno riconosciuto una grande valenza cinematografica. Riuscendo a sdoganarsi dal mezzo televisivo e dai codici del cabaret, per abbracciare quelli del cinema, si sono così trovati uno zoccolo duro di fan che è  lì ha seguiti al cinema anche quando si sono limitati a portare nelle sale un loro spettacolo teatrale. Poi qualcosa si è interrotto e negli ultimi anni e, proprio dopo aver raggiunto il loro zenith con Chiedemi se sono felice, hanno iniziato un percorso che ha cominciato a scontentare i fan, fatta eccezione per La banda dei Babba Natale, e che ha visto in Il ricco, il povero e il maggiordomo il loro momento più basso.

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Con Fuga da Reuma Park, diretto dal trio, insieme a Morgan Bertacca, Aldo, Giovanni e Giacomo, hanno provato a ricordare chi sono e cosa hanno fatto in passato. Per farlo si sono spostati in avanti nel tempo, raccontando una vigilia di natale di un’ Italia che vedremo solo tra 30 anni.

Una vigilia che si svolge all’interno del Reuma park, un luna park/ ospizio, ma che ricorda più un carcere di massima sicurezza.  Qui si rincontrano le versioni, ormai anziane, di Aldo, Giovanni e Giacomo. Decisi a non restare a Reuma Park, il trio progetta e mette in atto un piano di fuga. Il tutto intervallato con spezzoni di spettacoli teatrali e televisivi del trio. “Camei” non giustificati di quasi tutti i personaggi che li hanno resi celebri. Una scelta che dimostra come ormai il trio punti solo sull’effetto nostalgico di quello che è stato, e come non ci sia stata in questo caso una grande volontà di creare qualcosa di nuovo, di rinnovarsi. Se Aldo, Giovanni e Giacomo avevano avuto sempre il merito di non essere i classici comici televisivi che si limitavano a portare i loro sketch al cinema, e avevano sempre cercato vie più cinematografiche, oggi non è più così.