In ritardo di 5 anni, “Weekend” di Andrew Haigh approda nelle sale italiane il 10 marzo.
Il film è una discesa lenta nelle relazioni umane, è un sasso che rompe la superficie dell’incontro sessuale e affonda nell’abisso sconosciuto e profondo di un rapporto d’amore. Un’immersione totale in tutte le fasi dell’innamoramento, in cui la telecamera si insinua con gentilezza e naturalezza, senza sbavature, senza travalicare l’equilibrio precario del sentimento. Non c’è nulla di realmente originale in “Weekend”, perché la trama è uno scorcio della quotidianità, un frammento di uno specchio più grande.
Russell (Tom Cullen) e Glen (Chris New) si incontrano in un locale gay, si ritrovano sotto le lenzuola per una notte di sesso ma sui loro corpi rimane impressa l’impronta dell’altro e separarsi appare impossibile. In un’ora e mezza i protagonisti vivono ogni fase dell’innamoramento, dall’attrazione fisica alla voglia di rivedersi, dall’idea che il mondo fuori non esista più al dolore per ogni distacco, dall’incomprensione ai litigi. Le vie dei due ragazzi, però, sono distanti. Uno vive la propria omosessualità con discrezione, quasi vergogna, l’altro dimostra costantemente il proprio orgoglio. E questi due binari paralleli, che si guardano con diffidenza e curiosità, scoprono con sconcerto il punto in cui si intersecano. Un attraversamento rapido, un punto unico nel tempo perché Glen deve partire per gli Stati Uniti e tutto ciò che gli rimane è il weekend. La passione, le chiacchiere, le risate, le diffidenze e gli scontri centrifugano i due protagonisti e li scolorano, permettendo loro di sfumarsi l’uno nell’altro.
La regia è pacata, scorre lenta sui volti, sui corpi, sulle emozioni dei due ragazzi. Abbondano i primi e i primissimi piani, si scorgono le imperfezioni della pelle, la routine quotidiana, i corpi eccitati e sfatti dopo l’amore. Ci si ritrova chiusi con Russell e Glen tra le mura del piccolo appartamento senza claustrofobia, mentre il regista disegna la loro vita senza colori eccessivi, senza opacizzare o forzare il tratto. Tom Cullen e Chris New recitano con naturalezza, non si negano alla telecamera perché sembrano non essere coscienti della sua presenza, e allora si smette di guardare il film e si inizia a spiare la vita di una coppia. E il fatto che la storia d’amore sia tra due uomini non inficia il messaggio universale che Andrew Haigh ha in mente. È la scoperta di se stessi attraverso l’altro, delle proprie aspirazioni e necessità, è affrontare le proprie paure, è la diversa capacità di adattarsi al mondo. Come ha dichiarato Tom Cullen alla rivista Attitude ‘è un film sull’amore, e sul desiderio, e sui bisogni. Non sulla sessualità’.
“Weekend”, girato in sole tre settimane e con un budget ridotto, è già cult nella comunità LGBT e apprezzato dalla critica internazionale. Annovera infatti numerosi premi e riconoscimenti, tra cui il premio Volunteer al Frameline nel 2011, il premio della giuria all’Outfest, il premio come miglior film e miglior esordiente (Tom Cullen) al British Indipendent Film Adwards. A scommettere sulla pellicola, distribuendo nelle sale italiane questo piccolo gioiello contemporaneo sarà la Teodora Film.