Ci sono case che hanno vita propria, che si muovono e cambiano costantemente, proprio come coloro che le abitano. I muri scricchiolano, le poltrone sobbalzano e i quadri cambiano soggetto a loro piacimento, ma non è detto che questi fenomeni fuori dall’umana comprensione siano necessariamente frutto di una presenza oscura o di una possessione demoniaca, spesso si tratta di pura e semplice magia. Certo è però che quando il piccolo Lewis arriva nella casa dell’eccentrico zio Jonathan, dopo aver perso i genitori in un incidente, l’ultima cosa a cui pensa è che i strani eventi a cui assiste siano frutto di magia.
Jonathan, mago di professione, ha scelto di prendersi cura del suo nipotino Lewis insieme alla sua inseparabile amica Mrs Zimmerman, pur non avendo idea di come trattare un ragazzino di dieci anni. Jonathan non ha regole, suona il sassofono in piena notte e mangia biscotti al cioccolato fino a scoppiare, ma questo è niente rispetto a tutte le stramberie a cui assiste Lewis. Tutto in quella casa è magico e Lewis ne è allo stesso tempo attratto e spaventato, ma questo è solo l’inizio dell’avventura più incredibile della sua vita.
Jonathan e Mrs Zimmermann infatti sono da tempo alla ricerca di un misterioso orologio nascosto tra le pareti della casa, appartenente al potente mago che la abitava prima di loro e, pur sforzandosi di proteggere Lewis da qualunque pericolo, non possono impedire al ragazzo di manifestare la sua curiosità e le sue doti innate per la magia. Ed è proprio questa nuova passione ad aiutare il ragazzo a superare i problemi di integrazione nella nuova scuola e a crearsi nuove amicizie. Lewis è il classico outsider, emarginato dai coetanei per il suo look inusuale e il suo interesse spiccato per il mondo della magia ma, per chi riesce a guardare oltre la superficie, Lewis è un ragazzo intelligente e pieno di coraggio, l’amico che chiunque vorrebbe avere al proprio fianco, soprattutto se si devono affrontare zombie, zucche assassine e stregoni malvagi.
Il valore dell’amicizia è uno dei temi fondamentali di The House with a Clock in Its Walls, il leitmotiv di tutta la storia, e coinvolge tutti i personaggi, a partire dallo zio Jonathan e Mrs Zimmermann, che da sempre combattono fianco a fianco le forze del male, ma anche la solitudine, il dolore della perdita e il passare del tempo. Sembra quasi che il potere dell’amicizia superi in forza anche la magia stessa, e che quest’ultima non sia altro che l’espressione di un potere sconosciuto, insito in ognuno di noi, che non aspetta altro che il momento giusto per sprigionarsi.
The House with a Clock in Its Walls è tratto dal romanzo del 1973 La pendola magica, scritto da John Bellairs, scomparso prematuramente all’età di 53 anni, dopo aver pubblicato diciassette romanzi. Eli Roth, una delle voci più originali del cinema horror degli ultimi anni, ha preso questo classico per ragazzi e lo ha trasformato in una commedia surreale e vibrante, capace di combinare gli elementi oscuri tipici del suo cinema con l’elemento fantastico del testo originale. La pendola magica tra le mani di Roth diventa una favola nera, divertente e spaventosa allo stesso tempo, ma perfettamente in grado di mescolare gli ingredienti più disparati in un enorme calderone magico che riesce a lasciare tutti senza fiato.