David Ayer

Suicide Squad, di David Ayer

Morto un Superman se ne fa un altro. È letteralmente questo il concetto che fa da incipit alla Suicide Squad cinematografica di casa DC/Warner Bros e, come nella più classica tradizione della narrativa, è proprio il governo USA a decidere di riempire il vuoto lasciato dall’uomo d’acciaio al termine del precedente Batman Vs Superman, utilizzando i soliti modi controversi con cui viene sistematicamente dipinto. Nel caso specifico il piano è quello di radunare un assortito gruppo di pericolosi e sacrificabili criminali ed obbligarli sia con la promessa di uno sconto di pena, sia tramite un meccanismo esplosivo inserito sottopelle ad ognuno di loro, a compiere ogni genere di ordine senza fare domande.

Protagonisti di questa squadra suicida sono Deadshot (Will Smith), Harley Quinn (Margot Robbie), Capitan Boomerang (Jai Courtney), Killer Croc (Adewale Akinnuoye-Agbaje), El Diablo (Jay Hernandez), Katana (Karen Fukuhara) e Slipknot (Adam Beach), tutti criminali di seconda fascia (guidati sul campo dal Colonnello Rick Flag interpretato da Joel Kinnaman), perlopiù privi di poteri ma dotati di grandi abilità balistiche e familiarità con gli omicidi, paragonabili a un gruppo di GiJoe senza scrupoli così come lo erano anche i protagonisti della controparte cartacea, sviluppata per la prima volta da Jhon Ostrander sul finire degli anni ’80 e reinventata più volte nel corso degli anni nei fumetti Dc Comics.

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Difficile però da credere fino a pochi anni fa che un gruppo simile, relegato da sempre a serie cult per veri appassionati, sarebbe potuto arrivare sul grande schermo. Di certo gran parte del merito di questo incremento di popolarità va all’aggiunta nel rooster di Harley Quinn, controparte femminile del Joker, nata inizialmente come un’animazione scartata da una puntata della serie animata di Batman della coppia Timm/Dini e diventata poi a furor di popolo personaggio sempre più centrale dell’universo DC. Logico quindi trovarla nella pellicola diretta da Ayer in veste di personaggio principale, così come era prevedibile trovare inserito nel gruppo anche personaggi come Killer Croc e Deadshot mai apparsi al cinema ma comunque legati a franchise Batmaniano. E Margot Robbie risulta da subito una scelta più che calzante per interpretare il ruolo di Harley, seducente ed al contempo con le rotelle fuori posto, e con un look che è una via di mezzo tra la sua controparte nei recenti videogame e Debbie Harry dei Blondie.

Meno scontata ma comunque comprensibile è invece la presenza “esterna” alla squadra di Joker, il villain portato alla gloria dalle interpretazioni di Jack Nicholson ed Heath Ledger, oltre che dalla voce di Mark Hamill. Proprio in virtù del richiamo diretto personaggio e del peso specifico che comporta il suo utilizzo, Ayer giustamente decide di differenziarsi il più possibile dalle precedenti versioni mettendo in scena il lato più gangster del pagliaccio, e riscoprendo la razionalità che alberga nella follia del malvivente.

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Cambia così anche il rapporto con Harley, non più concubina sfruttata, ma personaggio alla pari, che sviluppa col proprio “padrone” un rapporto quasi vampiresco, nell’accezione più romantica del termine, la stessa inaugurata dai romanzi di Ann Rice ed esplosa coi vari surrogati di Twilight. Joker è il creatore della follia di Harley e lui ne è legato da un amore morboso e viscerale. Motivo per il quale funge da deus ex machina che appare quando c’è bisogno di liberare il personaggio di Margot Robbie dai vicoli ciechi della narrazione. Il tutto colorato da un estetica hip hop decadente che ricorda quella del duo musicale dei Die Antwood. L’interessante rivisitazione scricchiola però nell’interpretazione del pagliaccio di Jared Leto, attore di grande talento che di certo non si è risparmiato per il film ma che sembra più volte mancare del fisique du role, risultando molto meno inquietante di quello che il ruolo richiede.

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Accanto ad Harley comunque il vero protagonista è Will Smith, un Deadshot sicuramente più umano e sfaccettato dell’impeccabile killer che i lettori di fumetti si aspettavano. Ruolo di criminale dal cuore buono che calza a pennello sull’attore. Anche gli altri personaggi mantengono una buona caratterizzazione ed un giusto spazio narrativo senza particolari sovrapporsi, ad eccezione di Katana che manca totalmente di senso nell’economia della pellicola e finisce con il passare completamente inosservata. Brilla invece Viola Davis come Amanda Waller, la Nick Fury della situazione, che paradossalmente si dimostra più cinica e spietata della banda che ha messo in piedi.

Proprio questo buonismo di fondo dei protagonisti il film si rivela essere il limite maggiore della pellicola. Ayer dirige un film col piede spinto sull’acceleratore per circa mezz’ora: temi musicali forti inanellati uno dietro l’altro, estetica acida ed eccessiva, e personaggi “badass” che bucano lo schermo fanno ben presagire per un film con una forte personalità ad alto livello di attenzione, a tal punto da poter sembrare anche troppo roboante. Ci vuole poco però prima che i ritmi calino drasticamente quando la squadra familiarizza e tutto rientra nei binari dell’action movie con personaggi in cerca di redenzione ed un nemico senza sfumature di grigio, poco dissimile dal Gozer dei Ghostbusters, da raggiungere e sconfiggere.

Il risultato è un film costruito a compartimenti stagni, evidentemente ritoccato più volte, che si sgonfia in lungo un anti-climax. Nonostante tutto però Ayer porta a casa una pellicola godibile ed efficace nell’intento di creare personaggi iconici da potere nuovamente sfruttare sul grande schermo.

Suicide Squad – Trailer, poster e molto altro

Suicide Squad è un fumetto pubblicato da DC Comics che vede protagonista un’organizzazione segreta composta da diversi criminali, ai quali il governo chiede di compiere delle missioni estremamente rischiose, in cambio della libertà o della loro stessa vita.

I membri del gruppo di cui finora abbiamo potuto leggere il dossier sono:


Deadshot, alias Floyd Lawton, interpretato da Will Smith: un cecchino ma anche un killer psicopatico.

Joker, il folle nemico di Batman, è interpretato da Jared Leto, che ha descritto il suo ruolo come “un personaggio quasi shakespeariano”. Per prepararsi ha trascorso molto tempo da solo, ad ascoltare musica gospel degli anni venti e a leggere opere sullo sciamanesimo e ha preso ispirazione dai boss della droga messicani e dai lavori di Alejandro Jodorowsky. Will Smith sostiene di non aver mai conosciuto realmente Leto perché l’attore non è mai uscito dal personaggio durante la lavorazione del film.

Harley Quinn, storpiatura del vero nome Harleen Quinzel, è interpretata da Margot Robbie: una folle supercattiva innamorata di Joker.

Rick Flag, interpretato da Joel Kinnaman, è un militare. Tom Hardy ancora non ha digerito di aver dovuto rinunciare a questo ruolo per il prolungamento della lavorazione di Revenant.

Karen Fukuhara interpreta Tatsu Yamashiro detta Katana, un’esperta di arti marziali, abile spadaccina, guardia del corpo di Rick Flag e, proprio per proteggerlo, si offre volontaria. Con la sua spada Soultaker, è capace di intrappolare le anime dei nemici.

Capitan Boomerang, altrimenti noto come George “Digger” Harkness e interpretato da Jai Courtney, è un assassino misogino, maestro nell’uso dei boomerang.

Chato “El Diablo” Santana, interpretato da Jay Hernandez, era membro di una pericolosa gang di Los Angeles ed è capace di controllare il fuoco.

Waylon Jones, soprannominato Killer Croc e interpretato da Adewale Akinnuoye-Agbaje è un supercattivo che soffre di una rara malattia che fa sembrare la sua pelle simile a quella di un coccodrillo.

Slipknot ovvero Christopher Weiss è il ruolo di Adam Beach.

Cara Delevingne interpreta June Moon, l’Incantatrice, un’antico essere malvagio che viene risvegliato dall’esploratrice June Moon dopo un lungo periodo di prigionia. Non fa ufficialmente parte della Suicide Squad, ma attira l’attenzione di Amanda Waller.

Amanda Waller, interpretata da Viola Davis: l’agente governativo che ha creato la Suicide Squad e che ne coordina le missioni. Per prepararsi al ruolo ha letto il libro Confessioni di una sociopatica di M.E. Thomas. L’attrice descrive Amanda Waller come «una potente donna di colore, dura, pronta in ogni momento a prendere un’arma e a sparare a chiunque».

Inoltre sappiamo che Ben Affleck apparirà nei panni di Bruce Wayne/Batman

Scritto e diretto da David Ayer, Suicide Squad è la terza pellicola del DC Extended Universe.

Il primo film a essere distribuito è stato L’uomo d’acciaio (2013), seguito da Batman v Superman: Dawn of Justice (24 marzo 2016), Suicide Squad (18 agosto 2016) e da altri otto film attualmente in diverse fasi di produzione: Wonder Woman e Justice League Part One (2017), The Flash e Aquaman (2018), Shazam e Justice League Part Two (2019), Cyborg e Green Lantern Corps (2020) . La Warner Bros. ha annunciato anche un sequel de L’uomo d’acciaio e almeno un altro film su Batman per il quale è già stato confermato Ben Affleck, sotto contratto per una nuova trilogia. Entrambi i film saranno distribuiti entro il 2020. Distribuiti tutti, ovviamente, dalla Warner Bros. Pictures.

La Squadra Suicida era apparsa per la prima volta nell’undicesimo episodio “Giustizia assoluta” della nona stagione di Smallville, contemporaneamente alla prima apparizione nella serie della Justice Society of America. Successivamente è parte dell’episodio “Squadra Suicida” della seconda stagione di Arrow, dove il team è formato da Ben Turner/Bronze Tiger, Amanda Waller, John Diggle, Mark Scheffer/Shrapnel, Floyd Lawton/Deadshot e Lyla Michaels e poi anche in “Missione suicida” della terza stagione, composto ancora da Diggle, Lawton e Michaels, e l’aggiunta ulteriore di Carrie Cutter/Cupid.

Insomma, una scatola delle meraviglie di cui si è smarrito il fondo: se il pubblico saprà affezionarsi anche a questi cattivi in missione per conto del bene, c’è materiale potenzialmente infinito!