Dustin Nguyen

Descender, di Jeff Lemire e Dustin Nguyen

Da dicembre 2015 anche gli appassionati italiani della nona arte hanno potuto gustare il primo volume, Stelle di latta, della serie fantascientifica Descender creata da Jeff Lemire e Dustin Nguyen, edita oltreoceano da Image Comics. Bao Publishing ha portato in Italia il volume che raccoglie il primo story-arc in un cartonato che, finalmente, rispetta il formato standard dei comic book made in USA, senza ridimensionarne le pagine come era stato già fatto per Saga, Black Science o Pretty Deadly.

Descender racconta un universo ambientato in un futuro imprecisato, dove tantissimi mondi diversi vivono in pace organizzati nel Consiglio Galattico Unito (GCU) e nel quale la molteplicità razziale e “planetaria” non minano la pacifica convivenza. A regolare l’ordine pubblico quotidiano sono delle Intelligenze Artificiali, che, tuttavia, non assolvono esclusivamente al compito di controllori ma spesso sono usati come accompagnatori, maggiordomi o semplici compagni di vita. Improvvisamente questo utopico universo viene spezzato dall’apparizione di nove diversi e giganteschi robot, i Mietitori, uno per ognuno dei nove pianeti principali del Consiglio, che scatenano la loro terribile furia distruttiva su tutte le forme di vita, graziando solo le esistenze robotiche presenti. Invano il dottor Quon, massimo esperto nel campo I.A. e primo creatore dei soggetti in circolazione, tenta un intervento di soccorso: il GCU viene completamente distrutto. Dopo dieci anni la storia riprende su un piccolo pianeta minerario, dove il bambino-robot TIM-21 si risveglia da un lungo sonno. Un trauma lo coglie inesorabile: è rimasto solo in compagnia del suo cane robot Bandit perché tutti i suoi più cari affetti sono morti a causa di un incidente. Cosa è successo? E perché alcuni membri sopravvissuti del CGU sono alla sua caccia? Chi sono i Rottamatori che gli stanno alle calcagna?

Descender - Vol. 1 Cover

Discender rappresenta il perfetto connubio tra la componente della sceneggiatura e quella del disegno, in un’armonia profonda che accompagna l’intensità della lettura in ogni sua fase.

Jeff Lemire (autore Vertigo e DC, sceneggiatore di The Nobody, Essex County Trilogy, Sweet Tooth, Animal Man), esprime magistralmente la sua arte per almeno due ragioni su tutte. In primo luogo, l’artista canadese si è dimostrato capace di creare, letteralmente, un vero e proprio universo narrativo, composto da svariati pianeti precisamente caratterizzati, e altrettante forme di vita: qualsiasi opera di fantascienza con un’ambientazione cosmica non può prescindere da questo. In secondo luogo ogni personaggio è stato creato con una specifica attitudine e un preciso ruolo nell’ambio di questo moderno “space drama”. Tra tutti, il protagonista: TIM-21 è sì un robot, ma prima di tutto è un bambino, una giovane creatura che ha perso tutti coloro che amava e che lo amavano, che si trova praticamente da solo in una galassia crepuscolare e cattiva, braccato da tutte le parti. Il personaggio saprà entrare nel cuore del lettore con grandissima facilità, poiché in possesso di alcuni di quegli elementi costitutivi di tanti personaggi che sono stati sicuramente fonte d’ispirazione nella sua creazione (vi ricorda qualcosa un altro piccolo extraterrestre smarrito nell’universo e che vuole chiamare casa?).

Dustin Nguyen (The Auothority, Wildcats, Batman) dimostra una consistente evoluzione del suo stile, grazie a una costruzione più dinamica e a tratti quasi sperimentale dello storytelling, e a una cura particolare dedicata ai dettagli delle varie location cosmiche entro le quali la storia si svolge. Ancora, Nguyen si occupa, in questa serie, anche dei colori, riuscendo a fare davvero magie con la tavolozza, infondendo ulteriore dinamismo e carica emozionale con le sue scelte cromatiche. Descender è decisamente un piacere per gli occhi, un’opera d’arte futuristica a tutti gli effetti.

Descender, Vol.1 Tavola

Descender va oltre l’inflazionato tema del conflitto uomo vs macchina per raccontare la vicenda di un bambino perduto nella spazio, un’epopea fantascientifica in cui risulta preponderante il tono malinconico (pur miscelato con un pizzico di azione). Nonostante il protagonista e tutta l’atmosfera appartengano al mondo delle creazioni tecnologiche e artificiali, in questo graphic novel i sentimenti sono così forti da non avere nulla da invidiare ai testi più “umani” scritti nel mondo della letteratura contemporanea.