Cos’è la paura se non una delle emozioni più istintive che l’uomo possa provare? Talvolta nasce da un trauma infantile, altre salta fuori all’improvviso dal luogo più recondito della mente, ma in ogni caso è impossibile controllarla, contenerla o annullarla. La paura è universale ed è per questo Non aver paura… è solo uno spettacolo di Eduardo Aldán ha fatto il giro del mondo ottenendo ovunque un grandissimo successo, dalla Spagna al Messico, dal Portogallo all’Italia. La sua ultima tappa è il Teatro Ghione di Roma, che ospiterà lo spettacolo dal 20 aprile al 14 maggio.
Il viaggio nel terrore inizia nel momento stesso in cui si entra nel teatro e segue lo spettatore per tutto il tempo dello spettacolo. L’ambientazione cupa e le comparse in costume sono solo i primi indizi di quello che avverrà poi in sala. E dal momento in cui si spengono le luci il pubblico viene catapultato in una dimensione in cui il confine tra realtà e fantasia è sottilissimo, e ogni elemento della rappresentazione è costruito ad arte per far emergere le paure più profonde, generando una costante sensazione di inquietudine che assale lo spettatore in un luogo in cui abitualmente si sente al sicuro come la comoda poltrona del teatro.
Nulla è ciò che sembra in questo spettacolo, neanche il teatro stesso. Ed è proprio da qui che nasce l’orrore, dalla voce di Gianni Garko, che porta per mano lo spettatore nell’avventura più inquietante della sua vita, in cui non solo assisterà a tre racconti del terrore, ma sarà protagonista dell’orrore che si nasconde negli antri più oscuri del teatro Ghione.
Dalla dimensione circoscritta del teatro si passa poi a scavare nell’orrore contemporaneo, in quelle storie che sconvolgono la cronaca e rimangono impresse nella memoria dell’opinione pubblica come casi eccezionali, inspiegabili. Dalla storia della una baby sitter che vive una notte di puro terrore in una villa in campagna durante un temporale, si passa a un venditore di immagini sacre che si trova a fronteggiare il mostro che si aggira per i corridoi della sua pensione, fino ad arrivare a un guardiano notturno che alla vigilia di un’asta ha il compito di custodire una collezione d’arte maledetta.
La paura viene declinata Eduardo Aldán in tutte le sue forme per coinvolgere lo spettatore su vari livelli emozionali, con l’unico obiettivo di farlo sobbalzare almeno una volta sulla poltrona, pur rendendolo consapevole in ogni istante che tutto ciò che si sta svolgendo davanti ai suoi occhi non è altro che finzione. Che si tratti di uno spettacolo o di un esperimento sociale, Non aver paura… è solo uno spettacolo è un’avventura appassionante, che vale la pena vivere almeno una volta nella vita.