Eleonora Gaggero

Sul più bello, di Alice Filippi

La vita di Marta la si può vedere attraverso il filtro arcobaleno dei suoi occhi, che non riuscirebbero a scorgere l’ombra neanche nei momenti più bui. Marta non è una ragazza come le altre, e non solo perché ha una malattia genetica degenerativa che le mangia i giorni, ma perché nonostante tutto non si è mai accontentata all’idea di sopravvivere. Lei vuole vivere e sognare in grande, anche in amore. Questa infatti non è una storia di dolore, ma d’amore, di amore per la vita e per tutta la sua bellezza, dalle amicizie sincere agli incontri inaspettati.

La bellezza traspare dall’esplosione di colori che caratterizza ogni inquadratura, in cui ogni dettaglio concorre a raccontare questa storia, dai costumi eccentrici dal gusto vagamente rétro agli spazi da casa di bambola, in cui il tempo sembra essersi fermato. In questa scenografia dalle tonalità calde e avvolgenti si muove Marta con i suoi più cari amici, Jacopo e Federica, che la accompagnano sin dall’infanzia in tutte le sue avventure, dalle corse in ospedale, ai sogni d’amore che si infrangono contro la realtà, alleggerendo ogni situazione con grande ironia. Questa volta il sogno si chiama Arturo, ed è più irraggiungibile degli altri, ma Marta è decisa a conquistare il suo cuore, facendosi notare per la sua unicità, più che per una bellezza stereotipata, nonostante abbia il fantasma della sua malattia costantemente con il fiato sul collo, pronto a manifestarsi proprio sul più bello.

Sul più bello di Alice Filippi è un teen drama costruito ad arte per il pubblico a cui è destinato e, nonostante l’apparente ingenuità della storia e dei suoi personaggi, è impreziosito da una messa in scena per nulla sciatta o scontata, ma curata al punto da ricordare opere iconiche del cinema come Il favoloso mondo di Amélie. Ed è proprio questo il punto di forza di questa pellicola, un gusto per il bello che travalica e fa passare in secondo piano una rappresentazione dei personaggi talvolta naive, ma non abbastanza da non riuscire a trasmettere le emozioni tipiche di un’età in cui la visione del mondo è più superficiale ed edulcorata di quello che è in realtà, quindi perfettamente in linea con questa pellicola, che saprà scaldare il cuore di chi vorrà accoglierla con la leggerezza sognante della gioventù.