Il 99 % delle persone che si sparano in testa muoiono all’istante. Mike Tyson no. Il suo destino è sopravvivere a tutti i suoi tentativi di suicidio, e non importa quanto sia creativo il metodo che ha scelto per togliersi la vita, Mike ce la fa ogni volta. E così, con una fucilata in testa inizia Coconut Hero, la storia del un ragazzo con il nome da pugile che non voleva diventare grande. Mike ha 16 anni e vive al centro di Nowheresville con sua madre. I suoi genitori sono separati ed è il bersaglio preferito dei bulli della scuola, ma non sembra depresso per la sua situazione, quanto più che altro stanco di andare avanti con la sua vita ed attratto dalla morte in un modo talmente perverso che ogni occasione è buona per tentare di uccidersi.
Tutto cambia quando scopre che la morte in realtà gli sta con il fiato sul collo e che può finalmente godersi la vita, perché il suo desiderio sta per realizzarsi senza che lui alzi un dito. Ma è proprio in questo momento che sul suo cammino si presenta Miranda, la ragazza più dolce che lui abbia mai conosciuto, che gli vuole bene anche se ha qualche rotella fuori posto e non desidera altro che aiutarlo a vivere al meglio il tempo che gli resta sulla terra. Questo incontro sconvolge completamente le sue prospettive sulla vita e sulla morte e paradossalmente sposta l’asse del film dall’ironia del dramma alla serietà del romance.
Ed è proprio questo che pone il film del regista tedesco Florian Cossen a metà strada tra la commedia e il dramma, fornendo un punto di vista singolare sul tema del suicidio, ma anche sulla scoperta dell’amore, che a differenza della morte viene affrontato con estrema serietà, come quel momento della vita che cambia la visione del mondo, e dai cui non si può più tornare indietro. Cossen esplora la delicatissima fase dell’adolescenza, e dei turbamenti che porta con sé senza mai risultare scontato e ricalcare vecchi clichè, ma con un’intelligenza fuori dal comune, che non si limita a descrivere il dramma esistenziale del protagonista, ma si sforza di entrare nella sua testa per portare alla luce tutte le sue contraddizioni.