Sin City - Una donna per cui uccidere

Sin City 3D – Una donna per cui uccidere

Benvenuti nella città del peccato, dove l’aria è pesante di alcol e polvere da sparo, e dove la vita vale meno di niente. I vicoli della città vecchia sono il regno delle prostitute, che difendono il loro territorio armate fino ai denti, mentre i locali di infima categoria sono il luogo in cui la feccia in circolazione si ritrova per giocare d’azzardo, mentre si consuma gli occhi sui corpi sinuosi delle ballerine seminude. Nancy Callahan era la più bella, amava ballare ed era famosa per la sua danza fluida e sensuale, ma ora ha perso la testa. Hartigan, l’unico uomo che abbia mai amato, si è tolto la vita a causa del Senatore Roark e del suo figlio deforme, il bastardo giallo, e ora il suo fantasma non trova pace. La segue ovunque per vegliare sulla sua coscienza infranta e contenere la fame di vendetta che le sarebbe letale. Il Senatore merita di pagare per tutto il male che ha procurato alla città, ma la sua testa non alla portata del mirino di Nancy. Uno stuolo di scagnozzi spietati non lo abbandona neanche per un istante, ed è pronto a versare sangue innocente ad un solo cenno dell’uomo più potente di Sin City e Nancy non ha il coraggio di premere il grilletto. La pazzia la consuma dall’interno, mentre l’alcol e l’insonnia fanno il resto, frantumandole la mente e lasciando sempre più spazio a una fantasia di morte.

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Nella città del peccato non esiste giustizia per i torti subiti, e il coraggio non basta a scalare le vette di una società corrotta e marcia dall’interno, che si nutre dei cadaveri di chi, per sua sfortuna, la attraversa anche solo per una notte. Una delle tante vittime della città maledetta è Johnny, un baldanzoso giocatore di poker, che osa sfidare il Senatore al tavolo da gioco, con al seguito la sua ballerina portafortuna dalla pelle di porcellana e le labbra carminio. La partita a scacchi con la morte ha inizio. Le tenebre lo inseguono per le strade della città, si nascondono dietro ogni angolo e puniscono il suo peccato di hýbris verso un uomo accentratore e la sua città inconquistabile, che protegge gelosamente il suo squallido microcosmo e non conosce altra lingua se non quella del sangue.

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Chiunque sia entrato almeno una volta a Sin City ne ha succhiato voracemente il veleno e si è trasformato in una delle sue creature. In un posto come questo, anche l’anima più pura si vende al diavolo in cambio di potere e di protezione e mette in gioco tutte le armi che possiede per restare in vita. La bellezza è la dannazione di Ava Lord, una creatura più simile a una dea che a una donna, che fa il bagno al sorgere della luna e fa risplendere il suo corpo nelle luci argentee della notte. Il suo corpo è la sua arma più potente, con le curve perfette del seno e gli occhi verdi, che incantano gli uomini come fanno le sirene con i marinai, li incatenano e li assoggettano a ogni suo volere. Ava è una donna per cui qualunque uomo ucciderebbe, con il miraggio di possederla anche solo per una notte. Dwight Mccarthy è la sua marionetta, un uomo distrutto dall’amore per un mostro da cui non riesce a liberarsi. Sono passati quattro anni da quando Ava lo ha lasciato per l’uomo più ricco di Sin City, e l’alcol e la rabbia incontrollabile hanno tenuto a bada i suoi mostri interiori per un po’, ma quando lei riappare nella sua vita, il grigio lascia il posto al verde tagliente dei suoi occhi, l’amor proprio si annulla e Dwight risale sulla sua giostra mortale, tanto affascinante quanto pericolosa.

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Il sangue scorre a fiumi e fa da contrappunto al bianco e nero in cui è immerso l’intero universo di Sin City. Questo è il suo tratto distintivo: una notte perpetua in cui le morti si susseguono instancabilmente, intervallate solo dal calore delle labbra rubino delle femme fatale che tengono la città in pugno. Sono passati nove anni da quando per la prima volta questi personaggi sono usciti dalle pagine della graphic novel di Frank Miller per raccontare le tragiche storie sul grande schermo, e ora raccolgono le ceneri di ciò che erano. Vite brevi, spezzate prematuramente o segnate dalla violenza, che ora sono giunte al punto massimo di decadimento. Nancy ha perso la grazia e la lucidità e barcolla sul palcoscenico in preda alle allucinazioni meditando vendetta, Dwight vaga come un burattino per i vicoli della città in cerca di un luogo in cui trovare la pace, e Ava, che potrebbe avere il mondo intero ai suoi piedi, svende il suo splendido corpo a chiunque le posi gli addosso, scambiando una notte di sesso in un motel per un giorno in più di vita. Sin City cade a pezzi come i suoi personaggi. Le loro storie sono consumate come i loro corpi, e non hanno abbastanza vigore per balzare fuori dallo schermo, rimanendo a stagnare su una scena in decomposizione. E se il 3D di Rodriguez arrotonda le forme e trascina di peso nell’universo marcio di Sin City, fino a farne percepire il fetore, la sceneggiatura intrappola la scena in un passato troppo lontano per potersi ricongiungere con il presente, e l’impianto visivo, che accentua la dimensione cinematografica della storia,  allo stesso tempo la allontana dall’esperimento cross-mediale che era il tratto caratteristico di Sin City, trasformandola in una cupa evocazione dei fantasmi del passato, che tornano incessantemente a raccontare la loro storia per trovare un senso al loro tragico destino.

Romics 2014: Edizione d’autunno

Si è conclusa ieri l’edizione d’autunno di Romics, la manifestazione dedicata al fumetto, all’animazione, al cinema e ai videogames, ricca come sempre di eventi speciali, per il grande pubblico e come per gli addetti ai lavori, con proiezioni cinematografiche in anteprima, incontri con autori internazionali e competizioni in cui i coloratissimi cosplayer si sono scontrati a colpi di cartapesta.

Un’orda di supereroi mascherati, orchi, alieni e geishe succinte, saltati fuori dalle pagine dei fumetti più amati dai teenager, ha invaso la Fiera di Roma, trasformandola nel tempio della fantasia, in cui ognuno può essere il personaggio che desidera, almeno per una manciata di giorni. Non c’è limite al trucco e all’immaginazione, i costumi sono sofisticati e iperrealistici e in questa realtà parallela dove si salta avanti e indietro nel tempo tutto è concesso, dai tornei di scherma storica alle parate di robot fantascientifici. Ed è impossibile non farsi travolgere da questo coloratissimo esercito di creature surreali, che sciamano attraverso gli stand della fiera, pavoneggiandosi davanti ai flash dei fan, mentre sfogliano le novità fumettistiche e gustano improbabili specialità nipponiche.

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Tuttavia, nonostante il fascino perverso che esercitano i cosplayer sul grande pubblico e lo stuolo dei curiosi che attirano, non bisogna dimenticare che il Romics è soprattutto una manifestazione dedicata al mondo del fumetto nel suo complesso, che associa al mero intrattenimento una serie nutrita di mostre e conferenze in cui le case editrici presentano le novità editoriali e ospitano autori italiani e internazionali. Quest’anno è toccato all’effervescente matita spagnola Enrique Fernández, autore di numerosi storyboard di lungometraggi animati e di graphic novel uniche nel loro genere, sospese in mondi fantasmagorici e scenari incantati, come Aurore, L’isola senza sorriso e Il Mago di Oz. L’autore, ospitato da Tunué, ha incontrato il pubblico, omaggiandolo di disegni originali, ed è intervenuto nella conferenza Storyboard: una sceneggiatura per immagini… e non solo.

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Oltre alle tavole di Fernández, la kermesse ha accolto nel suo spazio espositivo le meravigliose opere dei Romics d’Oro, tra cui gli straordinari acquerelli originali di Lele Vianello, le illustrazioni fantasy di Luca Enoch, e le tavole originali di Stefano Babini, oltre alla singolare Mostri e Alieni orrorifici: … Altri Occhi ci Guardano, una rassegna di mostri, alieni e esseri straordinari nelle illustrazioni e nelle copertine dei pulp fantastici dagli anni ’30 agli anni ’50. Creature stravaganti e terribili, inquietanti e inconsuete provenienti dallo spazio profondo e dalle tenebre di una remota antichità nell’immaginario dei grandi illustratori della letteratura popolare.

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L’universo Disney ha colorato l’intera manifestazione con la presentazione del suo Wizards of Mickey, la saga a fumetti fantasy con protagonisti Topolino, Paperino e Pippo, e della cover variant lenticolore di Topolino 3071, dedicata alla parodia del classico della letteratura, con il titolo Lo strano caso del dottor Ratkyll e di mister Hyde, di Bruno Enna e Fabio Celoni. Inoltre, l’artista disneyana Silvia Ziche ha incontrato il pubblico, nell’ambito del progetto Officina del Fumetto e della Multimedialità, per il lancio in anteprima del volume Papernovela vs. Topokolossal.

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Il fumetto ha incontrato il cinema nella proiezione in anteprima di Sin City 3D – Una donna per cui uccidere, l’attesissimo adattamento cinematografico della graphic novel firmata da Frank Miller, a cui è stato dedicato un evento speciale lo scorso 15 settembre, in cui i registi Frank Miller e Robert Rodriguez hanno ricevuto il premio Romics D’Oro Special e incontrato il pubblico dopo la presentazione della pellicola alla stampa. In chiusura della manifestazione e in attesa dell’edizione di aprile è stato proiettato in anteprima Maze Runner – Il labirinto, il nuovo film di fantascienza tratto dalla trilogia Il labirinto di James Dashner e diretto da Wes Ball.