Il Globe Theatre di Villa Borghese porta in scena sonetti grazie a quattro straordinari attori: Alfonso Veneroso (William Shakespeare), Melania Giglio (la sua Musa), Clio Cipolletta (il Conte di Southampton) e Francesca Maria (la dark lady). Ad accompagnare i versi shakespeariani la musica di Marvin Gayem, Amy Winehouse, Leonard Cohen e Alanis Morissette. Lo spettacolo sarò presentato lunedì 20 e 27 luglio alle ore 21.15 e da martedì 21 luglio a domenica 2 agosto alle ore 18.30.
William Shakespeare, nero come un’ombra, vaga senza meta per i giardini del Globe. Il suo spirito tormentato si dibatte alla ricerca dell’unica composizione di parole che riesca a farlo cantare, di quell’impalcatura di versi così composta nella forma e così libera nell’espressione da far sussultare la carta come fa il suo cuore alla vista del conte Southampton, l’incarnazione più pura della bellezza. Né uomo, né donna, il giovanissimo Henry Wriothesly ha un viso così perfetto che non ha eguali nel mondo, e nessuno alla sua vista può non esserne rapito, compreso l’audace poeta londinese che scrive alla sua corte. Shakespeare lo adora come un Dio e lo celebra in ogni suo verso, comparandolo con le forme più belle della natura, con l’unico desiderio di conservare la sua immagine intatta oltre il tempo crudele, oltre la morte, e di farla rivivere ogni volta che qualcuno leggerà i sonetti dedicati a questo giovane dalla bellezza sovrumana.
La bellezza però si presenta sulla terra sotto forme diverse, talvolta eteree e soavi, e altre volte torbide e violente, come quella della dark lady, che insidia il cuore del bel conte di Southampton e turba la penna del poeta di Stratford. I versi si accendono e l’amore cambia natura, trasformandosi in un sentimento bruciante come non mai, che fa a brandelli l’anima di Shakespeare e la getta nell’inferno più nero. Un silenzio assordante invade la scena e le sue lacrime sono tutto ciò che si offre all’orecchio umano.
I sonetti disegnano le passioni di Shakespeare, ne assecondano le sfumature, e dai suoi versi prendono corpo dei personaggi reali, in carne ed ossa, che si muovono sulla scena così come facevano tra le pagine delle sue opere. La voluttuosa dark lady e l’androgino conte di Southampton tornano dall’oltretomba a turbare il loro creatore, e gli girano intorno, lo confondono, orchestrati dalla musa ispiratrice del poeta, che guarda dall’alto il teatro del mondo e ride dell’ingenuità umana. La musa canta a squarciagola, prendendo in prestito le parole di Marvin Gayem, Amy Winehouse, Leonard Cohen e Alanis Morissette per cantare l’amore appena nato, l’amore tradito e quello che supera la morte attraverso l’arte, e si fa eterno nella musica, così come nei versi. E lei è l’anima di questo spettacolo, colei che l’ha immaginato e l’ha reso reale insieme a una piccola compagnia di attori sullo sfondo del Globe, dove ogni notte, come per magia, Shakespeare torna a vivere e a celebrare le passioni violente che scuotono l’uomo di ogni tempo.