Chris Hemsworth

I character poster del nuovo Ghostbusters

In dirittura d’arrivo una delle pellicole più attese del 2016: Ghostbusters, di Paul Feig, è in fase di post-produzione. Si tratterà di un reboot del famosissimo franchise, girato tra Boston e New York City.

Abby ed Erin sono una coppia di scrittrici semisconosciute che decidono di pubblicare un saggio che vuol dimostrare che i fantasmi sono reali. Tempo dopo, Erin ottiene un prestigioso incarico come docente della Columbia University, ma il libro sugli spettri, che sembrava dimenticato, ricompare, facendola diventare lo zimbello della facoltà e costringendola a lasciare il lavoro. Persa ormai ogni credibilità, Erin decide di riunirsi ad Abby e aprire una ditta di acchiappafantasmi. Sfiga colossale? Perfetto tempismo? Destino? Fatto sta che Manhattan è invasa da una nuova ondata di spettri. Stavolta chi chiamerai?

Un cast tutto al femminile: Melissa McCarthy, Kristen Wiig, Kate McKinnon e Leslie Jones che possiamo ammirare nei fighissimi character poster diffusi da Warner Bros.


Nel cast ritroveremo anche Chris Hemsworth, Elizabeth Perkins e Andy Garcia in ruoli secondari.
Ed è ufficiale la partecipazione in cameo di Bill Murray, Dan Aykroyd, Ernie Hudson e Sigourney Weaver, mentre Rick Moranis ha declinato l’invito.

A luglio 2016.

If there’s something strange in your neighborhood, who you gonna call”… this time?

Blackhat, di Michael Mann

Recensione di: Marco Scali

In una stagione avara per gli appassionati di Spy Thriller arriva in loro soccorso Michael Mann, con Blackhat. Il film racconta di una task force formata da servizi speciali americani e cinesi, che hanno l’obiettivo di fermare un Cyber-criminale. Per farlo hanno bisogno dell’aiuto di un ex galeotto Nicholas Hathaway (Chris Hemsworth),che li seguirà in una caccia all’uomo che va da Chicago ad Hong Kong.
Hemsworth è perfettamente nella parte, sopratutto quando il film decide di abbandonare la caccia virtuale in favore di quella più fisica. Ancora più brava tutta la compagine attoriale cinese, in particolare la bravissima Tang Wei, che mostra una grande sintonia con il protagonista.

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Si deve, però, criticare una certa osticità e lentezza iniziale, dovuto ad un eccessivo delle tecnobubbule che purtroppo, il cinema americano mette sempre in campo per cercare di rendere più interessante il mondo dei crimini virtuali, ma che hanno sempre il demerito di rendere la tecnologia poco credibile e più affine alla magia.
Per fortuna quest’aspetto poco interessa a Mann, che porta la narrazione verso una dimensione narrativa più adrenalinica, in cui tutta la fisicità di Hemsworth diventa parte attiva del film. Oltre questo, un altro punto debole della narrazione è il piano criminale del cyber-criminale, un piano che bene si sarebbe accordato con i cattivi dei film di James Bond, ma che stona con l’estremo realismo di Mann.