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Il trailer di Grimsby – Attenti a quell’altro

Abituato all’adrenalina pura con Trasporter, Transporter: Extreme, Danny the Dog, Now you see me, Scontro tra Titani e L’incredibile Hulk, Louis Leterrier stavolta si cimenta in una commedia d’azione che ha come protagonisti una “strana coppia” di fratelli: Sebastian (Mark Strong), agente segreto dei Black Ops inglesi, e Nobby (Sacha Baron Cohen), un hooligan della città di Grimsby, con 9 bambini e la fidanzata più attraente nel nord dell’Inghilterra (Rebel Wilson). I due non sono in contatto da tempo, ma dovranno allearsi per un incarico molto delicato.
Penélope Cruz, Isla Fisher, Ian McShane, Gabourey Sidibe completano il cast.

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I personaggi di Sacha Baron Cohen sono sempre esagerati, provocatori e travalicano il confine della satira sociale fino a diventare dei perfetti rappresentanti del genere umano, molto sopra le righe. Nobby non sarà di certo da meno. Risate assicurate, come garantita sarà la bellezza delle immagini, grazie all’impiego di una mdp come la Arri Alexa.

Il TRAILER ufficiale italiano di GRIMSBY – ATTENTI A QUELL’ALTRO. “Sparatevelo” a tutto volume!

Al cinema da APRILE 2016.

Se poi non vi basta,  il TRAILER originale forse può fare al caso vostro!

Medianeras – Innamorarsi a Buenos Aires, di Gustavo Taretto

Le medianeras sono quelle piccole finestre che si aprono nei muri interni dei palazzi, per far entrare uno spiraglio di luce nelle stanze buie delle abitazioni alveari che affollano le metropoli. Si specchiano le une verso le altre ma non si guardano mai tra loro, come le vite degli inquilini stipati in queste enorme scatole di scarpe con poca luce, poca aria e pochi luoghi di incontro, se si escludono le stanze virtuali del web.

Martin e Mariana vivono l’uno di fronte all’altra, due vite parallele e isolate, costellate da fobie e ossessioni, che si sfiorano ogni giorno senza toccarsi mai. Sulla strada, in piscina, alla fermata dell’autobus, sono sempre l’uno a pochi passi dall’altro ma non alzano mai lo sguardo verso l’esterno, immersi come sono nelle loro vite asfittiche. Persi nel vuoto esistenziale lasciato dalle relazioni sbagliate che si sono lasciati alle spalle, Martin e Mariana si gettano a capofitto in un susseguirsi di incontri superficiali, che li fanno sprofondare ancora di più nella solitudine, li chiudono nel perimetro angusto della loro stanza, con il web come unica finestra virtuale sul mondo.

Buenos Aires contiene tre milioni di individui, trabocca di razze, colori e individualità. Se ci si affaccia dalla finestra e si guardano le strade affollate dall’alto, sembra di essere nel bel mezzo di uno dei libri illustrati della serie Dov’è Wally, in cui gli occhi saltano da un personaggio all’altro e si perdono nella miriade di colori alla ricerca di Wally, l’omino buffo con gli occhiali e il maglione a righe bianche è rosse. Wally è lì per tutto il tempo, immobile, ma per trovarlo bisogna soffermarsi ad osservare, scandagliare tutti i personaggi per trovare l’unico giusto. Come il personaggio del loro libro preferito, Mariana cerca disperatamente il suo Wally, e crede di rivederlo in tutti gli uomini che incontra, senza rendersi conto che Martin è proprio sotto i suoi occhi, e per incontrarlo nella realtà deve solo ascoltare i segnali e sfondare i muri veri e fittizi in cui si è rinchiusa.

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L’irregolarità etica ed estetica dell’architettura di Buenos Aires rispecchia le coscienze dei suoi abitanti, isolati in un labirinto urbano in cui ci si scontra in continuazione senza incontrarsi mai, e ripiegati su se stessi in una città dove il numero delle persone che gli passa accanto ogni giorno e è inversamente proporzionale a quello degli amici. Sullo sfondo grigio della megalopoli, in cui i palazzi si abbarbicano gli uni sugli altri, chiudendo il cielo e sottraendo aria a chi li popola, Gustavo Taretto costruisce la sua favola urbana su un’architettura estremamente moderna, addossando alle nuove tecnologie la colpa della solitudine urbana e dell’isolamento.

Siamo tutti connessi, sempre e in ogni luogo. I cavi dei fili elettrici che ci permettono di comunicare virtualmente foderano il cielo e precludono la vista dei rapporti autentici e di quelle persone, che potrebbero cambiarci la vita se solo avessimo il coraggio di scendere in strada e di parlargli, e le abitazioni chiudono nella sicurezza di un perimetro definito, in cui tutto il mondo è alla portata di un click. Come un osservatore attento, Taretto entra silenziosamente nelle vite di Martin e Mariana, e attraverso le loro angosce quotidiane offre un punto di vista diverso sulla città, in cui persone e palazzi sono gli uni lo specchio degli altri, intrappolati in un mondo artificiale che incapsula l’esistenza, e impedisce di vivere liberamente.

Dal regista di Once: Tutto può cambiare

John Carney, regista e sceneggiatore della commedia irlandese Once, racconta ancora una volta l’incontro casuale di due anime alla deriva, che si aiutano a superare i loro drammi esistenziali facendo musica insieme nel corso di una calda estate newyorchese.

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Greta (Keira Knightley) e Dave (Adam Levine), fidanzati dai tempi del liceo ed entrambi cantautori, si trasferiscono a New York quando lui riceve un’offerta interessante da un’importante etichetta discografica. Purtroppo la celebrità, e le molte tentazioni che la accompagnano, fanno perdere la testa a Dave, lasciando Greta da sola, disorientata e disperata. Ma le cose per lei cominciano ad andar meglio quando Dan (Mark Ruffalo), dirigente di un’etichetta musicale caduto in disgrazia, assiste per caso ad una sua esibizione nell’East Village e resta subito colpito dal suo talento naturale. Intorno a questo incontro casuale prende vita la storia di due persone che si aiutano reciprocamente a cambiare dando vita ad una musica meravigliosa.

Il trailer del film: