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A good marriage, di Peter Askin, in DVD

Il Maestro del brivido Stephen King firma la sceneggiatura di A good marriage, sulla base del racconto Un bel matrimonio, inserito nell’antologia Notte buia, niente stelle. Una trasposizione degna di lode per lo scrittore americano che si può dire ormai uscito dalla vecchia maledizione che vedeva sfiorire ogni tentativo di portare con successo al cinema le sue opere. Il merito va a Peter Askin, classe 1940, regista di Trumbo, l’apprezzato documentario del 2007 [da non confondere con L’ultima parola – La vera storia di Dalton Trumbo, del 2015, diretto da Jay Roach], scritto dallo stesso figlio dello sceneggiatore due volte premio Oscar®, per il miglior soggetto di Vacanze romane (1953, William Wyler), attribuito al collega Ian McLellan Hunter e riconosciuto a Trumbo solo nel 2011, e per La più grande corrida (1956) di Irving Rapper. Trumbo fu inserito nella Hollywood Ten, la lista nera dei sospettati di avere simpatie comuniste durante la famosa “caccia alle streghe” del maccartismo. Ma questa, come lui stesso direbbe, è un’altra storia e, per quanto affascinante, esula dall’oggetto in questione, l’ironico thriller A good marriage.

Bob [Anthony LaPaglia,] e Darcy [Joan Allen] vivono quello che si definirebbe “a good marriage”: 25 anni di matrimonio e sono più affiatati che mai, hanno due figli “sistemati” e una bellissima casa «un posto per ogni cosa e ogni cosa al suo posto». Tutto perfetto. Ma dietro la loro vita si nasconde un segreto: Bob è un assassino spietato e lucido, il serial killer che ha violentato, torturato e ucciso dodici donne, l’uomo che polizia e media cercano da tempo.

«Sono solo un contabile collezionista di monete».

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Degna di nota la prova di Joan Allen [Room, Pleasantville], che è riuscita a trasmettere la vasta gamma di sentimenti che prova la sua Darcy, nonostante, stranamente, le scelte registiche non optino per dei necessari piani ravvicinati, almeno nelle scene finali, emotivamente più forti. È lei a tenere le redini dei dialoghi e dell’immedesimazione spettatoriale, mentre Anthony LaPaglia [Lantana, ma la maggior parte se lo ricorderanno perché dal 2002 al 2009 è stato Jack Malone, il protagonista della serie TV Senza traccia] è limitato nell’agire e, soprattutto, nel reagire, in modo da sottolineare la calma quasi ultraterrena del suo personaggio, un individuo posato, calcolatore e dal sangue freddissimo.

La mostruosità, in questi personaggi di King, è una voce interiore, come era già accaduto per Dolores Claiborne [L’ultima eclissi] che comunica un desiderio di morte, un’ombra che dilania lo spirito, invece del corpo, prima di trascinare vittime e carnefici nelle tenebre, in una tana del mostro che risulta celata nel più profondo baratro dell’animo umano.

Parte in sordina A good marriage, per poi alterare gradualmente gli equilibri, generando una complessità psicologica dei meccanismi interni alla coppia. Questi disequilibri sono resi visivamente da inquadrature che potremmo definire “litigate” dalle parti e che spostano il piatto della bilancia dell’empatia, nella mente dello spettatore, portato a riflettere sul da farsi, come se fosse egli stesso parte integrante del racconto, prima, e del film, ora.

E se il vostro partner fosse un serial killer? Voi, cosa fareste?

IL DVD

REGIA: Peter Askin INTERPRETI: Joan Allen, Anthony LaPaglia, Stephen Lang TITOLO ORIGINALE: A good marriage GENERE: thriller, crime DURATA: 97′ ORIGINE: USA, 2014 LINGUE: Italiano 5.1 DTS, Italiano 2.0 Dolby Digital, Inglese 5.1 Dolby Digital, Inglese 2.0 Dolby Digital SOTTOTITOLI: Italiano e per non udenti EXTRA: Trailer DISTRIBUZIONE: Cecchi Gori Entertainment

A good marriage è presentato da CG Entertainment in un’edizione DVD con classica custodia amaray a disco unico. L’audio è multicanale, ma solo Dolby Digital, in italiano e inglese. Il formato video da 2.35:1, uno spettacolare anamorphic widescreen, è segno che si vuole principalmente far leva sulle prerogative più smaccatamente cinematografiche del prodotto: la storia, traboccante d’ironia, e i personaggi, dei veri e propri eroi tragici. A dar ragione a questa ipotesi la presenza di extra ridotti proprio all’essenziale: solo il trailer.

Knock Knock, di Eli Roth in DVD

Il regista di Cabin fever e Hostel “ha dichiarato in più di un’occasione che Knock Knock può essere interpretato come un film speculare e in qualche modo complementare rispetto a The green inferno, che gli è antecedente di due anni. Dopo aver esplorato le giungle equatoriali puntando su grandi spazi che ingoiano i protagonisti nel gorgo di una Natura tanto maestosa quanto indifferente e aliena, Eli Roth contrae violentemente il luogo dell’azione di Knock Knock nel lussuoso perimetro di una villa stile Beverly Hills” [cfr. booklet interno].

«Una notte può costarti tutto».

Evan Webber [Keanu Reeves], è un architetto di successo che ha tutto quello che ha sempre sognato: una moglie bellissima, due figli amorevoli, una sfarzosa villa che lui stesso ha progettato. Da solo in casa per il weekend con davanti la tentazione che si trova in cima alla lista dei sogni erotici maschili: il sesso con due ragazze, Bel [Ana De Armas] e Genesis [Lorenza Izzo, moglie del regista], che in una notte di pioggia battente gli bussano alla porta in cerca di riparo. Significativa, a proposito di sogni, la correlazione tra la scritta sullo specchio “It was not a dream!” e la scritta “It was all a dream”sulla maglia di Genesis, a creare un forte contrasto tra la percezione di realtà e finzione.

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Il disordine, il dionisiaco, entra in un attimo nella vita dell’uomo a portare un Male che divora l’ordine, l’apollineo, che ha sempre contraddistinto quella che potrebbe essere considerata la gabbia dorata dell’uomo di successo che ha finito con l’uccidere l’anima del DJ che sarebbe potuto essere se avesse seguito altri istinti. Dietro la tentazione erotica che le ragazze rappresentano si nasconde una nuova riflessione sulla solitudine umana e sull’incomunicabilità, temi riscontrabili anche nelle altre opere del regista. Come per The green inferno, Roth parte con il girare il remake di un film, in questo caso Death game, del 1977, conosciuto anche come The seducers, per poi distaccarsene e portare lo spettatore verso il suo particolare mondo, attraverso sentieri non battuti e variando in continuazione registro: atmosfera thriller con digressioni da commedia, per poi voltare pagina sul drammatico con elementi da torture, senza però il make up splatter e violento che caratterizza il resto della filmografia del filmmaker. La violenza delle aguzzine, inoltre, si concentra più che altro sugli oggetti, in particolar modo sulle fotografie di famiglia e sulle sculture astratte dal dubbio valore artistico che la moglie del protagonista crea e vende come arte. Menzogna è la famiglia nelle foto di un uomo che voleva essere altro. Menzogna sono le sculture se «l’arte non esiste», come scrivono le due ninfette punitrici di un Male che in realtà è nascosto nell’uomo stesso, celato nelle profondità oscure del suo animo che all’esterno risplende di falsità lunare.

«Alcune porte non dovrebbero mai essere aperte».

IL DVD

REGIA: Eli Roth INTERPRETI: Keanu Reeves, Ana De Armas, Lorenza Izzo, Ignacia Allamand, Aaron Burns, Colleen Camp TITOLO ORIGINALE: Knock Knock GENERE: thriller, crime, horror DURATA: 95′ ORIGINE: USA, 2014 LINGUE: Italiano 5.1 DTS, Italiano 5.1 Dolby Digital, Inglese 5.1 Dolby Digital SOTTOTITOLI: Italiano EXTRA: Speciale “L’arte della distruzione” – Scena alternativa e finale alternativo in lingua originale con e senza commento del regista – Interviste a: Keanu Reeves, Lorenza Izzo, Ana De Armas – Trailer italiano – Fotogallery (50’ circa) – Credits DISTRIBUZIONE: Koch Media COLLANA: Midnight Factory

Midnight Factory è una nuova collana di classici contemporanei di cinema horror, thriller e fantasy mondiale. La serie si propone di portare in Italia il meglio della produzione internazionale del genere: film inediti, indipendenti, dei grandi maestri, delle giovani promesse, classici del passato, pellicole bizzarre ed estreme, piccole chicche e sequel di successi conclamati che si mescoleranno insieme secondo il comune denominatore della qualità” [cfr. booklet interno].

Nel caso di Knock Knock, il film è stato presentato al Sundance Film Festival 2015 ed è stato selezionato da Midnight Factory, in quanto opera di un maestro di nuova generazione, per avere un’edizione DVD di prestigio con packaging versione slip case, ovvero una classica custodia amaray all’interno di un involucro di cartone con apertura laterale. Disco unico, audio multicanale, sia in DTS sia in Dolby Digital, in italiano e inglese, mentre il formato video è uno spettacolare anamorphic widescreen (2.40:1). Tra gli extra si dimostrano particolarmente interessanti l’ampia sequenza a episodi alternativa della distruzione “artistica” della casa e lo speciale “L’arte della distruzione” con la riflessione dello stesso Roth sul concetto di arte («è l’oggetto in sé ad essere artistico o è il valore attribuito all’oggetto che lo rende tale?») e sul giudizio discordante che le sue opere ottengono nel mondo: capolavori o torture porn? Al pubblico spetta l’ultima parola su questo thriller ironico e beffardo con due erinni seriali che sembrano le sorelle minori dei due candidi visitatori di Funny games. Mariti fedifraghi e padri-modello ipocriti, ecco l’Attrazione fatale della nuova generazione, meditate sulle vostre scelte!

Il film è vietato ai minori di 14 anni.

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