Bill Borgens è uno scrittore famoso ma alla metà della sua vita non è ancora riuscito a distillare il segreto della scrittura. Cosa porta una persona a creare storie anche da adulto? L’unica risposta che gli viene in mente è tratta dal suo libro preferito, una collezione di racconti di Raymond Carver intitolato “Di cosa parliamo quando parliamo d’amore”. E nelle ultime due righe della storia che dà il titolo al libro, Carter scrive: “Potevo sentire il mio cuore battere. Potevo sentire il cuore di tutti. Potevo sentire il rumore che gli uomini fanno da fermi. Nessuno di noi si è mosso. Nemmeno quando la stanza è diventata buia”. Quindi scrivere per Bill dovrebbe coincidere con la capacità di ascoltare il battito del cuore e decifrarlo al meglio delle proprie capacità, ma il suo cuore batte all’impazzata solo quando vede la sua ex moglie Erica. Quando stavano insieme era lei che dettava il tempo della sua scrittura, ma ora che è lontana anche la scrittura non ha più senso di esistere.
Come lui anche i suoi figli, che si stanno affacciando alla virtuosa arte della scrittura, sono alla costante ricerca dell’ispirazione e si dividono tra gli stimoli esterni che scuotono la loro vita da teenager, e la rara sensibilità verso l’essere umano che hanno ricevuto in eredità dal padre. Samantha è una giovane donna istintiva, dominata dalla passione proprio come sua madre, mentre Rusty è un ragazzo introverso, timido con le ragazze e incapace di integrarsi, ma entrambi sentono il bisogno bruciante di convogliare le emozioni nella scrittura per mettere ordine in una vita sconclusionata in cui le problematiche adolescenziali convivono con il rapporto di amore-odio tra i loro genitori.
I tumulti dell’animo umano sono la ragione ispiratrice di Josh Boone che nel suo primo lungometraggio sceglie di soffermarsi sulla quotidianità straordinaria di una famiglia americana in cui i due figli in piena crisi adolescenziale sono emotivamente più stabili dei genitori, che si rincorrono e si spiano di nascosto per poi ritrovarsi sempre nei luoghi che gli sono più familiari. Soffermandosi su tutte le sfaccettature dell’amore nelle diverse età della vita, Boone cerca il segreto della scrittura nei battiti del cuore dei suoi personaggi, che osserva con occhio benevolo cercando di perdonare i loro sbagli e di cogliere con indulgenza i guizzi istintivi con cui affrontano la vita, perché sono proprio questi che li aiutano a superare le difficoltà e a ricongiungersi qualunque cosa accada.
IL DVD
REGIA: Josh Boone INTERPRETI: Logan Lerman, Kristen Bell, Jennifer Connelly, Greg Kinnear, Stephen King TITOLO ORIGINALE: Writers GENERE: Commedia, drammatico DURATA: 93′ ORIGINE: USA, 2012 LINGUE: Italiano, Inglese SOTTOTITOLI: Italiano EXTRA: Trailer DISTRIBUZIONE: Koch Media
Dopo il successo mondiale di Colpa delle stelle, Koch Media presenta il film d’esordio di Josh Boone, Stuck in Love, una commedia agrodolce che parla d’amore senza mai risultare stucchevole, accompagnata da una colonna sonora di qualità. L’edizione home video valorizza l’opera di Boone, mettendo in risalto l’aspetto visivo con una fotografia limpida dai toni caldi, che apre le porte della casa dei Borgens senza essere troppo invadente, ma in perfetta armonia con lo stato d’animo dei personaggi. Anche l’audio è di pregevole qualità e conferisce un valore aggiunto a ogni scena grazie alle scelte musicali azzeccate, che oscillano dalle note melanconiche di Elliott Smith ai toni morbidi dei The National. Più deludente la sezione extra, che contiene solo il trailer, e non lascia spazio al dietro le quinte di questa produzione, affidando esclusivamente al film il compito di raccontare questa storia.